Richieste di pagamento ingannevoli
Continuano le richieste fraudolente di pagamento ed emissioni di falsi attestati di registrazione di marchio d’impresa
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Data di pubblicazione: 22/03/2024
Marchi e brevetti: attenzione alle truffe!
Si rende noto che stanno circolando delle richieste da parte di alcune società commerciali che offrono ai titolari di marchi e brevetti la pubblicazione dei titoli brevettuali su siti internet o su banche dati virtuali consultabili on-line, previo pagamento di somme di denaro, anche consistenti, da accreditarsi su conti correnti spesso appartenenti a banche straniere.
Tali società utilizzano ragioni sociali ambigue, simili ai nomi degli Uffici Centrali preposti alla proprietà industriale, e attingono dalle banche dati pubbliche e gratuite (UIBM) le informazioni precise circa i marchi e brevetti depositati ed i nominativi dei relativi titolari, in modo da far sembrare la comunicazione proveniente da un organo ufficiale e relativa alla registrazione o rinnovo o estensione internazionale di un marchio o brevetto.
Tali richieste non hanno alcuna relazione con la procedura di registrazione o rinnovo dei marchi e brevetti, in quanto né l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM) né l’Ufficio Brevetti della Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno inviano comunicazioni ai titolari di marchi e brevetti circa la scadenza dei marchi nazionali italiani registrati, la cui validità, si ricorda, è di anni dieci dalla data di deposito, rinnovabile per successivi periodi decennali.
In ogni caso gli unici organismi ufficiali dai quali possono arrivare comunicazioni in ordine ai titoli di proprietà industriale, comprese eventuali richieste di pagamento di tasse di registrazione per le domande di deposito o di rinnovo, sono i seguenti:
- in Italia, l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM), con sede a Roma e gli Uffici Brevetti delle Camere di Commercio;
- nell’Unione Europea, l’Ufficio per l’Armonizzazione del Mercato Interno (UAMI o OAMI), con sede ad Alicante, in Spagna;
- per i Marchi Internazionali, l’Organizzazione Mondiale della Proprietà Industriale, con sede a Ginevra, in Svizzera.
Si invitano quindi le imprese a prestare la massima attenzione, al fine di evitare di cadere nell’equivoco e di firmare contratti dai quali scaturiscono obblighi di carattere economico.
Vademecum anti-inganni dell’Autorità Antitrust
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha messo a disposizione delle imprese un piccolo ma preziosissimo Vademecum dal titolo “IO NON CI CASCO! Bollettini e moduli ingannevoli. Vademecum anti-inganni dell’Autorità Antitrust contro le indebite richieste di pagamento alle aziende”.
Questo vademecum è stato concepito come uno strumento divulgativo a favore delle imprese, affinché esse siano adeguatamente informate e dunque in grado proteggersi da ricorrenti raggiri commerciali posti in essere ai loro danni, attraverso l’invio di bollettini e richieste di pagamento ingannevoli.
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