Orientamento, formazione e lavoro
Dall’ASL (L 53/2003) ai PCTO (L. 145/2018): un quadro di sintesi dell’evoluzione normativa
L'Alternanza Scuola Lavoro (ASL) è stata introdotta per la prima volta nel sistema educativo italiano con l'articolo 4 della Legge 28 marzo 2003, n. 53, che prevedeva la possibilità per i giovani dai 15 ai 18 anni di realizzare il percorso formativo anche "attraverso l'alternanza di periodi di studio e di lavoro, sotto la responsabilità dell'istituzione scolastica, sulla base di convenzioni con imprese o con le rispettive associazioni di rappresentanza o con le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, o con enti, pubblici e privati, inclusi quelli del terzo settore, disponibili ad accogliere gli studenti per periodi di tirocinio che non costituiscono rapporto individuale di lavoro."
Alcuni successivi interventi normativi, volti a potenziare significativamente lo strumento dell'alternanza scuola-lavoro, hanno inserito organicamente questa strategia didattica nell’offerta formativa di tutti gli indirizzi di studio della scuola secondaria di secondo grado come parte integrante dei percorsi di istruzione.
Infine la Legge 30 dicembre 2018, n. 145, (Legge di Bilancio per il 2019), all’articolo 1, commi 784 e seguenti, ha portato ulteriori innovazioni prevedendo, tra l’altro, la ridenominazione dei percorsi di alternanza scuola lavoro in “Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento” (denominati per semplicità con l’acronimo PCTO) con una rimodulazione della durata dei percorsi per una durata complessiva minima:
- non inferiore a 210 ore nel triennio terminale del percorso di studi degli istituti professionali;
- non inferiore a 150 ore nel secondo biennio e nell’ultimo anno del percorso di studi degli istituti tecnici;
- non inferiore a 90 ore nel secondo biennio e nel quinto anno dei licei.
Quale principale portata innovativa si evidenzia la forte rilevanza delle finalità orientative dei percorsi e l’obiettivo di far acquisire ai giovani in via prioritaria le competenze trasversali utili alla loro futura occupabilità in qualsiasi campo di inserimento lavorativo, nella prospettiva dell’apprendimento permanente quale garanzia di permanenza sul mercato anche in ipotesi di riconsiderazione delle scelte effettuate. Lo strumento del PCTO si conferma così come una strategia educativa fondamentale, in cui l'impresa e l'ente pubblico o privato assumono un ruolo complementare all'aula e al laboratorio scolastico nel percorso di istruzione e formazione degli studenti.
Link utili
Linee guida percorsi PCTO - Ministero dell'Istruzione
Blog sull'Alternanza Scuola-Lavoro a cura dell'Ufficio Scolastico Regionale della Toscana
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