SPECIALE - La Camera di Commercio per il clima con il progetto Passage

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Di Barbara Fondelli - Ufficio Comunicazione e Relazioni esterne CCIAA Maremma e Tirreno

I vertici della Cciaa in ad Arras, in Francia, per Passage, importante progetto sulle emissioni

Il tema delle emissioni di carbonio e della salvezza dei nostri mari ed oceani è ad oggi al centro dell'agenda pubblica internazionale, anche a causa delle emergenze climatiche sotto agli occhi di tutti.   

Tuttavia è evidente che l'intervento, sempre più drammaticamente urgente, non può passare unicamente dal cambiamento dello stile di vita richiesto al singolo: vitale, per un concreto cambiamento, sarà la trasformazione industriale e produttiva.   

Allo stesso modo, a livello di sistema economico, il ruolo di guida e stimolo della transizione non può essere affidato all'iniziativa della singola impresa, ma è ben chiaro il ruolo delle istituzioni pubbliche nel definire policies chiare rivolte all'obiettivo "low carbon".   

È in questo quadro di emergenza climatica che nasce ed opera il progetto Passage, finanziato dal programma Interreg Europe, un intervento che coinvolge 11 partner europei di 8 nazioni costiere. Passage ha avuto uno svolgimento di 4 anni e si conclude questo 22 novembre ad Arras, nel Dipartimento francese Pas -de – Calais, con la firma di un accordo per velocizzare la transizione ad un sistema a basse emissioni nell'industria marittima.   

La logica seguita dal progetto è considerare il mare una "risorsa" ma rivoluzionare l'impatto delle attività che si svolgono su di esso. Il mare può offrire modalità di sviluppo sostenibile a tutto il sistema economico ed è ad oggi forse la più grande sfida, per le potenzialità che offre. Tutto fa pensare che sugli oceani probabilmente si vincerà o si perderà la "battaglia" per il pianeta.

Anche la Camera di Commercio che riserva da anni una forte attenzione all’economia del mare, ha rilevato questa evidenza: intervenendo sulla sostenibilità delle attività marittime, sia per i trasporti e la logistica, sia per molti altri aspetti, il mare può offrire una valida alternativa molto più rispettosa dell’ambiente a quelle attualmente dominanti.   

La partecipazione della Camera di Commercio a Passage è stato curata dal servizio di promozione e sviluppo economico, che da anni opera con successo su iniziative e partenariati di caratura internazionale.   

Nei primi due anni del progetto le realtà partecipanti, spesso molto distanti tra di loro non solo dal punto di vista geografico - si va dall'Estonia all'Albania, dalla Grecia alla Finlandia - ha permesso lo scambio e l'approfondimento delle best practices, oltre alla precisa valutazione dei dati sulle emissioni costiere.   

La seconda fase ha previsto la stesura di un piano d'azione che porti all'economia "low-carbon" sulle coste europee.   

Centrale in questo contesto il ruolo della Camera di Commercio, che non a caso si presenta all’evento del Pas-des-Calais all’interno di una delegazione italiana di grande peso istituzionale composta dai rappresentanti del Comune di Livorno, dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale e al fianco della Fondazione ENI Enrico Mattei e la Fondazione CS Mare.   

Operando in una rete internazionale che consente l'accesso a dati e informazioni oltre alla condivisione dei progetti più efficaci, la Camera di Commercio può agire da "regia" dello sviluppo territoriale, favorendo i percorsi virtuosi dei privati e promuovendo idee e soluzioni innovative, consapevole di un quadro generale al quale uniformarsi e di un obiettivo urgente e comune.   

Pas-des-Calais con la conclusione di Passage rappresenta un momento importante per la definizioni delle policies concrete di cui abbiamo bisogno, ed è fortemente auspicabile abbia un seguito operativo e continuativo nel tempo. Si può dire che forse mai come in questo caso i tecnici e gli "euroburocrati" parlano la lingua del cambiamento, un cambiamento che interessa il futuro di noi tutti.